Lo spazio di lavoro sta subendo un cambiamento orientato alla flessibilità come punto di forza, capovolgendo di fatto il concetto tradizionale di controllo, orari fissi e postazioni assegnate. Questa transazione sta accelerando di almeno cinque anni dovuta alla pandemia Covid-19.

Il concetto di flessibilità oggi viene declinato in due aspetti che ne determineranno il futuro.

L’ufficio sarà aperto, flessibile e tecnologico, ma nello stesso tempo dialogherà con la città e il territorio.

Questi uffici di prossimità saranno di minore dimensione e decentrati, ma allo stesso tempo permetteranno di raggiugere la sede centrale in modo rapido, creando una maggiore autonomia organizzativa.

L’ufficio del futuro è pensato in cima ad una scala. Un piano terra che accolga servizi come eventi, iniziative culturali per creare un network di relazioni e interazioni sociali, e un primo piano dove lavorare da remoto.

In questo processo il compito del design è quello di rispondere all’esigenza del futuro rendendo gli ambienti più accoglienti aumentando la qualità estetica per stimolare il lavoro di squadra. Questi spazi devono diventare hubs di idee e creatività.

I concetti chiave per la progettazione sono:

• Sviluppo del progetto in un’ottica di forza lavoro distribuita
• Riduzione delle postazioni di lavoro (circa 30% in meno)
• Ambienti facilmente riconfigurabili
• Separazioni flessibili tra le postazioni individuali
• Scrivanie e sedute di diverse altezze
• Sistemi di illuminazione calibrati e impostati in funzione dell’utilizzatore
• Sistemi di rilevazione dell’aria interna ed esterna
• Display interattivi per monitorare l’occupazione e l’accessibilità delle aree

Il design deve convergere nella parte estetica e funzionale verso una maggiore sensazione di sicurezza permettendo di personalizzare le soluzioni di distanziamento individuale.